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Borgo San Luca

Luca Bertazza

Presidente

Distribuito a ridosso del corso antico del fiume Po che lambiva le mura meridionali di Ferrara, il Borgo di San Luca si sviluppò nei secoli come una propaggine urbana densamente abitata, assumendo tra ‘400 e ‘500 la fisionomia lineare tipica delle comunità rivierasche. Il borgo acquisì il nome dall’omonima chiesa, oggi detta del Santissimo Crocifisso, di origine antica quanto incerta, consacrata nel 1138 e che conserva ancora il crocifisso ligneo affiorato – secondo la tradizione – dalle acque del Po all’alba del venerdì santo del 1128. A vocazione prevalentemente agricola, il territorio del borgo comprendeva il vastissimo possedimento estense della “Sammartina” (toponimo rimasto nell’attuale via che unisce Chiesuol del Fosso a Torre Fossa) e il grande palazzo quattrocentesco di Alberto d’Este.
I colori rosso e verde fanno da sfondo all’insegna della contrada, tra le più care al duca bonificatore Borso d’Este, ossia il paraduro, lo steccato ligneo usato come arginatura di valli e canali: il significato di protezione dalle acque è sottolineato dalla presenza della zucca galleggiante indicante il livello idrometrico, e dall’acronimo del motto Fides Iustitia Domino Opulentissimo, a testimonianza della fede dei signori della città nel lavoro dell’uomo e nella clemenza divina.

San Luca

la protezione dalle acque

Impresa

Steccato

Colori

Rosso e Verde

Sede

Via Ippodromo, 31

Contatti

Territorio

dal canale di Marrara costeggiando il Po di Volano fino alla ferrovia per Bologna; per via Bologna (entrambi i lati dal ponte di Porta Reno) fino a Montalbano, compresi gli agglomerati di Chiesuol del Fosso, San Martino, Marrara e territori limitrofi (escluso l’abitato di San Bartolomeo in Bosco)