Domenica, 14 Aprile – Rione Santa Maria in Vado
Isabella d’Este “Segnora della moda”
Isabella si rivelò fin dall’infanzia molto perspicace ed intelligente tanto che Beltramino Cusatri notaro mantovano, inviato a Ferrara per stipularne il matrimonio con Francesco Gonzaga, scrive di lei: “Interrogata di più cose ,così da mi , como da altri, rispondeva con tanto intellecto e con lingua tanto expedita, che a mi parve un miraculo che una puta de sei anni facesse così digne risposte: benché, prima mi fosse ditto de lo singullare inzegno suo, no havaria mai extimato il fosse stato tanto ni tale”. Nel corso della sua esistenza, la marchesa si confermò una delle più raffinate dame di corte tanto da essere definita dalla regina di Polonia, Bona Sforza, “fonte et origine de tutce le belle foggie d’Italia”.
Lei e la sorella Beatrice, influenzarono gli stili di moda delle corti italiane ed europee soprattutto per le acconciature. La passione per la moda era stata trasmessa dalla madre Eleonora d’Aragona, che aveva importato da Napoli lo stile spagnolo…”Isabella era dunque cresciuta nella consapevolezza che un sapiente uso delle pratiche dell’effimero, come in quelle collezionistiche e di committenza artistica racchiudesse potenzialità straordinarie, volte ad alimentare la fama della stirpe anche al di fuori dei palazzi dinastici”…(cit. Elisabetta Gnignera).
In occasione dei 550 anni dalla nascita di Isabella d’Este Gonzaga, la contrada di Santa Maria in Vado, renderà omaggio alla Marchesana interpretando una scena di vita di corte, nella quale, Antonio Scanzano, ’suo gurardarobba’ presenterà alla principessa un abito de ‘tella d’oro’ commissionato ad un’artigiana parente di Abram di Mandolino, prestatore del banco dei Carri di Ferrara. La scena sarà recitata da attori della Compagnia del Vado. Durante l’evento saranno presentati numeri dell’arte del danzare e della bandiera a cura del gruppo danza e degli alfieri della Contrada.
IL COSTUME DELLA CONTESSA
L’abito che sarà indossato e presentato in occasione dell’omaggio al duca, fu realizzato su bozzetto di Nives Comas Casati nel 1933. Questo bellissimo costume fu di proprietà della contessa Iole Maffei Gulinelli che lo indossò in occasione delle edizioni del Palio del ventennio. Qualche tempo fa fu acquisito da una coppia di appassionati ricercatori e collezionisti di materiali d’epoca, Linda e Claudio Gualandi del prestigioso studio grafico GUALANDI che poi ne hanno fatto graditissimo dono alla Contrada di Santa Maria in Vado.